Film_Set

Ciò che Michael Bay “spara” nei primi venti minuti è probabilmente la sequenza d’azione più folle che abbia mai girato. Un selvaggio inseguimento in auto fa dividere a metà Firenze, mentre un’operazione chirurgica di emergenza improvvisata si svolge sul sedile posteriore e One è meravigliosamente divertente con il suo autista (Dave Franco). Saluti da Bad Boys! Non è senza ragione che la famosa scultura in marmo Apollo e Dafne viene investita nel museo durante l’Hatz. Qui regnano l’eccesso e l’anarchia! Bay non è interessato all’arte, altrimenti potrebbe anche sapere che la statua in questione non è in realtà a Firenze ma a Roma. Qui le auto con le migliori esplosioni di fuochi d’artificio di Bay vengono lasciate in rovina, il Four  interpretato da Ben Hardy si tuffa nella cattedrale fiorentina nello stile di Assassins Creed, sostenuto musicalmente dalle musiche di Spice Girls, The Score e Carmina Burana. Un folle temporale che si conclude in realtà con un piccolo momento di shock. Se il film fosse finito a questo punto, ci saremmo divertiti moltissimo. Sfortunatamente, tuttavia, si arriva al punto in cui interviene la narrazione,  una disciplina in cui è noto che Michael Bay brilli piuttosto raramente. Certo, chiunque guardi un film di questo regista probabilmente sa già a cosa adattarsi, vale a dire che certamente non lo apprezzerà per il dramma sensibile ma per le grossolane  scene d’azione. L’inizio chiarisce che 6 Underground ha certamente quello che serve per riflettere, il che è dovuto in gran parte agli autori di Deadpool Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno scritto la sceneggiatura. Con l’invito di Michael Bay sono stato chiamato sul set per fotografare, queste alcune foto.